Reama-Stella
Sostegno alle donne vittime di violenza, progetto rete antiviolenza Reama
DATA DI PUBBLICAZIONE

Fondazione Pangea Onlus ha promosso dal settembre 2018 una rete fatta di persone, professioniste, associazioni, centri antiviolenza e case rifugio per dare risposte e strutturare un sistema antiviolenza.

Grazie al finanziamento dell’8 per mille dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, dall’ottobre 2020 a dicembre 2021, Pangea ha potuto sostenere i servizi di prevenzione della violenza e di protezione delle donne tramite lo sportello antiviolenza nazionale online e in presenza su Roma, lo sportello contro la violenza economica e la casa rifugio per donne e minori.

Per il 2022-23 l’IBISG ha rinnovato il suo impegno sostenendo lo sportello anti-violenza e la casa rifugio a Roma a indirizzo segreto, dove le donne in pericolo con o senza figli possono andare a vivere mentre avviano un percorso di uscita dalla violenza. La casa potrà ospitare donne e bambini in fuga da situazioni violente, permettendo la continuità e il rafforzamento dei servizi.

Grazie al sostegno dell’IBISG, Pangea sviluppa così servizi per accogliere e ascoltare le donne che hanno subito maltrattamenti, accompagnandole in un percorso di uscita dalla violenza, garantendone la protezione e il successivo reinserimento economico e lavorativo…

Obiettivi del progetto casa rifugio e sportello antiviolenza

•Supportare le donne che subiscono violenza di genere e accompagnarle in un percorso di liberazione ed autonomia

•Garantire un’azione di protezione delle donne vittime di violenza con i loro figli con lo Sportello online antiviolenza, specializzato anche nella violenza economico-finanziaria,

•Garantire una presa in carico su misura e basata sui bisogni e le esperienze specifiche di ogni donna,

•Proteggere le donne a rischio di vita, e i loro eventuali figli, in una casa rifugio a indirizzo segreto nel Lazio, pur accogliendo anche donne che provengono da tutta Italia inviate dalla rete REAMA,

•Sostenere percorsi di empowerment delle donne che si rivolgono allo sportello antiviolenza o ospiti della casa rifugio, facilitare l’inserimento sia lavorativo che abitativo,

•Sostenere i minori ospiti della casa rifugio, insieme alle loro madri, nel percorso di rielaborazione del trauma.

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