La lista di insulti e minacce con cui Anna (nome di fantasia che scegliamo di utilizzare per tutelare questa donna) ha convissuto per 30 anni della sua vita è infinita. Parole e botte che arrivavano quotidianamente dal marito, l’uomo di cui Anna si era innamorata da ragazzina, dietro i banchi di scuola, nella piazza del paese. I primi baci, le passeggiate, una normalità che sembrava preziosa. Con lui aveva scelto di costruire la sua famiglia, con lui è diventata madre di due figli. Poi ha perso ogni cosa; prima di tutto, se stessa.
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