Da Repubblica.it “Un vulcano di idee e progetti che, per il momento, è stato spento…” Così oggi un giornale definisce Alberto Genovese, il fondatore di Facile.it che – secondo le accuse che lo hanno portato in carcere – avrebbe drogato, torturato e stuprato per 24 ore una ragazza. “Costretto a fermarsi, almeno per un po’…”, prosegue l’articolo, come se questa violenza così brutale non fosse altro che uno spiacevole inconveniente, un intoppo lungo la sua carriera. “La vittima in questa narrazione non solo scompare, ma si ribalta – si legge in una nota diffusa dalla Fondazione Pangea firlata dalla sua vice presidente, Simona Lanzoni – la parte lesa diventa il carnefice, ostacolato nell’ascesa sociale”.