Oltre tre miliardi di ore di lezione perse da quando il regime talebano ha operato una stretta sul diritto all’istruzione delle donne. Nel marzo 2023, addirittura, è stato proibito anche l’accesso alla scuola secondaria. I funzionari talebani che introdussero il divieto giustificarono la decisione parlando della “mancanza di un ambiente scolastico sicuro”.
“Un vero e proprio apartheid di genere femminile”, lo definisce Simona Lanzoni, vice-presidente della Fondazione Pangea Onlus, che racconta a Radio Vaticana – Vatican News le principali implicazioni della mancanza d’istruzione, ponendo l’accento sulle gravi condizioni in cui sono costrette a vivere le ragazze afghane.
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