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8 marzo: corteo Roma contro “violenza patriarcato”
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Piazza Ugo La Malfa al Circo Massimo si e’ riempita di giovani e giovanissimi, per la maggior parte donne, ma anche molti ragazzi e studenti, per il corteo dell’8 marzo a Roma organizzato dall’associazione ‘Non una di meno’ a cui partecipano tante altre associazioni tra cui Pangea e Libera. Le donne di ‘Non una di meno’ hanno organizzato il corteo romano per manifestare “contro la violenza patriarcale”.
Tanti striscioni e cartelli: “Distruggete il patriarcato non il pianeta”, “Educate i vostri figli”, “Assurdo sentirsi privilegiate ad essere ancora vive”, “Insultate stuprate ammazzate ci volete mute ci avrete arrabbiate”. Sono molti anche i cartelli contro il governo accusato di essere complice del genocidio in Palestina e per la pace. Molto rumoroso e’ il nutrito gruppo di ragazze e ragazzi che si autodefinisce ‘Donne de borgata’ che unisce la protesta contro la violenza sulle donne a quella contro gli sfratti e gli sgomberi e per il lavoro. Critica con il governo e’ anche Gabriella Marando, attivista di ‘Non una di meno’, che accusa il governo Meloni di pensare “solo alle donne fertili e cisgender”: “Nei consultori e’ rimasto soltanto il reparto di ostetricia – dice all’AGI – ma le donne sono tali anche a ottant’anni e sembra che al governo interessi solo l’aspetto della procreazione mentre c’e’ anche l’aspetto della salute e dell’educazione sessuale”. Simona Lanzoni della fondazione ‘Pangea – La vita riparte da una donna’ invece pone l’accento sul gender gap lavorativo: “Bisogna fare di piu’ per aiutare le donne – dice – anche se il gender gap in questi anni si e’ ridotto ancora pero’ c’e’ molto da lavorare”.

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