“Conosco la sofferenza del popolo ucraino, è la stessa che il mio Afghanistan conosce dopo quasi 45 anni di guerre e conflitti interni. Vedere quelle immagini dei bombardamenti, i volti delle madri e dei bambini costretti a scappare, è come rivivere quei momenti, provo un forte dolore”. Sofia (nome di fantasia, ndr) è una delle tante donne evacuate da Kabul lo scorso agosto, arrivate con il ponte aereo in Italia e salvata dopo il rientro al potere dei Talebani.
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